venerdì 4 novembre 2011

L'INCONTRO DI DUE CITTA' "Murcia/Santa Maria Capua Vetere"


Nella foto : Zacarìas Cerezo, don Antonio Pagano, don Mario Miele
La nobile città di Santa Maria Capua Vetere.Nell'ottobre 2006 si verificò un evento importante a Santa Maria Capua Vetere trovando l'atto di battesimo dello scultore Nicola Salzillo risalente al XVII secolo.
Per la città di Murcia (Spagna) era il dato che svelava il mistero della data e posto di nascita del padre del più grande scultore spagnolo barocco del secolo XVII e per Santa Maria Capua Vetere è stato il recupero della memoria dopo tre secoli di abbandono, di un figlio illustre che ha lasciato la sua città, senza lasciare alcun segno di vita o del suo lavoro. Quello giorno che nella Basilica di Santa Maria Maggiore ebbi nelle mie mani emozionate il libro di battesimo che Don Antonio Pagano aiutò a decifrare, sentii che quel ritrovamento apriva un periodo di collaborazione culturale tra nostre due città giustificato per i legami che gli scultori Salzillo avevano stabilito con la loro arte da trecento anni. 
Ho sentito che questa scoperta ha aperto un periodo di cooperazione culturale tra le nostre due città giustificato dai legami che lo scultore Salzillo e la sua arte avevano stabilito trecento anni fa.

Fu cosicché due paesi sconosciuti tra sé si trovarono inaspettatamente nell'Arte e la Storia.
La mia mostra intitolata 'Santa Maria Capua Vetete, culla dei Salzillo' fece conoscere il patrimonio architettonico ai Murciani che venerano questa città che ha dato i natali a questa famiglia.



Dono di Zacarìas Cerezo a Santa Maria C.V.
Proseguì un intenso scambio di informazioni, libri e documenti che nutrirono il Museo del Risorgimento di Santa Maria e in seguito una raccolta dei miei acquerelli.

Murcia ricevette la ricerca di Don Giovanni Laurenza condotta nell'arco di due anni con grande sforzo e sacrificio personale, un dono prezioso che rivelaò chi erano gli antenati di Nicola Salzillo, le loro occupazioni e il tessuto sociale del suo tempo. A Murcia hanno dato il valore che merita e hanno proceduto alla sua pubblicazione.




Da parte mia, ho fatto tutto il possibile per Murcia si sa tutto di Santa Maria e della loro ospitalità. Murcia, la mia città è stata visitata da l'ex Sindaco di Santa Maria e alcuni Sammaritani, molti di essi si chiamavano Salzillo che hanno potuto visitare il nostro museo che porta il loro nome.


Laurenza Giovanni ha lavorato duro e spero che la sua città apprezzi il valore del duro lavoro per salvare il patrimonio culturale Sammaritano. Egli è stato il mio interlocutore e la persona che col suo entusiasmo e sensibilità ha fatto possibile l'avanzamento nelle relazioni private ed istituzionali. La mia gratitudine verso lui non ha limiti. 

Tuttavia, le nostre autorità, soprattutto quelle di Santa Maria Capua Vetere, hanno una certa pigrizia nelle loro decisioni a firmare la richiesta ufficiale di gemellaggio, che  Murcia aspetta dal 2009.
il sindaco di Murcia, Miguel Ángel Cámara
I sindaci di entrambe le città, nell'intervista a Murcia nel 2007 erano motivati a gemellare le due città. Attualmente, il sindaco di Murcia, Miguel Ángel Cámara, spera che il documento sia firmato dal Sindaco Dott. Biagio Maria Di Muro.

Sindaco Arch. Biagio Maria Di Muro.
 Quando questo accadrà si aprirà un nuovo periodo in cui avverranno gli scambi culturali: cicli di conferenza sui Salzillo con il coinvolgimento di insegnanti di Santa Maria e l'Università di Murcia, concerti al Teatro Garibaldi e il Teatro Romea di Murcia di musica barocca del tempo di Salzillo, mostre di artisti provenienti da entrambe le città, viaggi di studi di alunni del Liceo al Museo Salzillo di Murcia,visite culturali che aspirano a conoscere Santa Maria Capua Vetere, ecc.
L'accordo Erasmus tra le nostre due università è firmato dal 2008 e permette agli studenti Sammaritani di venire a studiare presso l'Università di Murcia, di grande prestigio. Penso che questo non è noto a Santa Maria.


La profonda crisi economica non deve ritardare questi progetti in quanto non comportano alcun costo significativo e che potrebbe portare a risultati positivi per promuovere il turismo tra le due città. Per quanto riguarda i progetti culturali che ci attendono, potranno essere fatti attraverso iniziative private, magari supportate dagli sponsor.



La conoscenza che abbiamo a Murcia su Santa Maria Capua Vetere e l'affetto è abbastanza attraente per alcune agenzie di viaggi che gia stanno organizzando un primo viaggio di gruppo di Murciani a Santa Maria Capua Vetere. Ho la fiducia che ci sono anche sufficienti sammaritani che vogliono venire a Murcia, e sufficienti Salzillo che desiderano conoscere il museo che porta il loro nome.
Sono convinto che l'azione dei cittadini è quella che spinge i politici a prendere decisioni.
Cerchiamo, dunque, che il nostro popolo, la gente che ama la storia e l'arte, ciò che ci identifica e ci unisce a incontrare i suoi due nomi Salzillo: il sammaritano Nicola Salzillo e suo figlio, il murciano Francisco Salzillo. Lasciamo ai politici che si occupino della politica e noi occupiamoci gioiosamente di conoscerci e riconoscerci nella cultura comune

Le nostre città se lo meritano! 

Zacarías Cerezo, pittore

Murcia, ottobre 2011


(trad.Trepiccione Donato)

Testo in Originale


EL ENCUETRO DE DOS CIUDADES

A la noble ciudad de Santa María Capua Vetere


En octubre de 2006 tuvo lugar un suceso relevante en Santa María Capua Vetere: el hallazgo del apunte de bautismo del escultor del siglo XVII Nicola Salzillo. Para la ciudad de Murcia (España) era el dato que desvelaba el misterio de la fecha y lugar de nacimiento del padre del más grande escultor español barroco del siglo XVII. Y para Santa María Capua Vetere era la recuperación de la memoria, tras tres siglos de olvido, de un hijo insigne que marchó de su ciudad sin dejar muestra alguna de su vida ni de su obra. Aquel día en que en la Basílica de Santa María Maggiore tuve en mis manos emocionadas el libro de bautismos que don Antonio Pagano ayudó a descifrar, sentí que aquel hallazgo abría un periodo de colaboración cultural entre nuestras dos ciudades justificado por los lazos que los escultores Salzillo habían establecido con su arte trescientos años atrás.

Fue así que dos pueblos desconocidos entre sí se encontraron inesperadamente en el Arte y la Historia. Mi exposición llamada `Santa María Capua Vetete, cuna de los Salzillo´ dio a conocer a los murcianos el patrimonio monumental de la ciudad origen de esta familia venerada por nosotros. Prosiguió un  intenso intercambio de información: libros y documentos que nutrieron el Museo del Risorgimiento de Santa María y más tarde una colección de acuarelas de mi autoría. Murcia recibió la investigación que don Giovanni Laurenza llevó a cabo durante dos años con gran esfuerzo y sacrificio personal: un regalo valiosísimo que nos desvela quienes fueron los ascendientes de Nicola Salzillo, sus ocupaciones y el entramado social de su época. En Murcia se la he dado el valor que merece y se va a proceder a su publicación.

Yo, por mi parte, he hecho todo lo posible para que en Murcia se conozca todo lo referente a Santa María y a los Salzillo. Murcia, mi ciudad ha sido visitada por el anterior Sindaco de Santa María y algunos sammaritanos, varios de ellos apellidados Salzillo. Ellos son testigos de la emoción que provocan las tallas de Nicola y Francisco Salzillo y que han podido contemplar en el museo que lleva ese nombre. Giovanni Laurenza también ha trabajado duro; espero que su ciudad valore el gran trabajo de poner a salvo el patrimonio cultural sammaritano. Él ha sido mi interlocutor y la persona que con su entusiasmo y sensibilidad ha hecho posible el avance en las relaciones privadas e institucionales. Mi gratitud hacia él no tiene límites.

No obstante, nuestras autoridades, sobre todo las de Santa María Capua Vetere, han de sacudirse cierta pereza en sus decisiones y firmar, la petición oficial de hermanamiento, que en Murcia se espera desde 2009. Los alcaldes de ambas ciudades, en la entrevista que tuvieron en Murcia en 2007 encontraron motivos  para hermanar las dos ciudades. En la actualidad, el Alcalde de Murcia, Miguel Ángel Cámara, espera el documento firmado por el Sindaco Dr. Biagio María Di Muro. Cuando esto ocurra podremos abrir un nuevo periodo en que se produzcan intercambios culturales: ciclos de conferencias sobre los Salzillo con intervención de profesores de Santa María y de la Universidad de Murcia, conciertos en el Teatro Garibaldi y en el teatro Romea de Murcia de música barroca de la época de los Salzillo, exposiciones de artistas de ambas ciudades, viajes de estudios de alumnos del Liceo al Museo Salzillo de Murcia, Viajes culturales de murcianos que ansían conocer Santa María Capua Vetere, etc. El Convenio Erasmus entre nuestras dos universidades está firmado desde 2008 y permite que estudiantes sammaritanos vengan a estudiar a la Universidad de Murcia, de gran prestigio. Creo que esto no es conocido en Santa María.

La profunda crisis económica en que nos encontramos no debe ser coartada para retrasar estos proyectos puesto que no implicaría ningún costo significativo y sí podría traducirse en beneficios al propiciar el turismo entre las dos ciudades. En cuanto a los proyectos culturales que nos aguardan, los podríamos llevar a cabo mediante iniciativas particulares, quizás apoyados por patrocinadores.

El conocimiento que se tiene en Murcia de Santa María Capua Vetere y el afecto que ya despierta es suficiente atractivo para que algunas agencias de viaje estén proyectando un primer viaje en grupo de murcianos a Santa María Capua Vetere. Tengo la confianza de que también hay suficientes sammaritanos que quieren venir a Murcia, suficientes Salzillos que desean conocer el museo que lleva su nombre. Estoy convencido de que es la acción ciudadana la que empuja a los políticos a tomar decisiones. Hagamos, pues, que nuestros pueblos, los ciudadanos que aman la Historia y el Arte, lo que nos identifica y nos une, se conozcan en nombre de sus dos Salzillos: el sammaritano Nicola Salzillo y su hijo, el murciano Francisco Salzillo. Dejemos a los políticos que se ocupen de la política y ocupémonos nosotros gozosamente de conocernos y reconocernos en la cultura común: ¡Nuestras ciudades se lo merecen!

Zacarías Cerezo, pintor

Murcia, octubre de 2011


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