giovedì 1 novembre 2012

Mario Fiore, medaglia d’oro al V.M.

di Alberto Perconte Licatese
Mario Fiore

Mario Fiore nacque a Napoli nel 1875 e, avviatosi alla carriera militare nell’esercito regio, col grado di capitano partecipò alla guerra italo-turca in Libia negli anni 1911-12.

Allo scoppio della prima guerra mondiale (1915),  divenuto nel frattempo maggiore del Genio nel 79° Battaglione Zappatori, dopo tre anni di pericoli e di disagi fisici e morali, qualche mese prima dell’agognata vittoria, combattendo al comando del suo reparto, cadde a San Mauro Montello (Tn) il 17 giugno 1918. Fu decorato con medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: “Fulgida figura di soldato, ardente di patriottismo, fu costante esempio di abnegazione ai suoi dipendenti, sui quali ebbe sempre sicura ascendente. Comandante del battaglione ‘Zappatori del Genio’, accorso in linea con la fanteria in momenti gravi della battaglia, fu durante tre giorni di accaniti combattimenti, pere serena calma e cosciente sprezzo del pericolo, esemplare,  mantenendo salda ed invitta la resistenza del suoi reparto. In un pericoloso infiltrarsi di mitragliatrici nemiche, trascinò a pronto ed impetuoso contrattacco quelli che lo circondavano e colpito al cuore. Ancora nell’ultimo gesto incitava i suoi alla resistenza che fu dalla magnifica vittoria coronata” .

Il Comando Militare della Caserma, allora denominata “Perrella” e sede del 10° Reggimento Genio, nel luglio 1927, propose al Ministero della Guerra, chiedendone il parere al podestà Fratta, intitolarla all’eroico maggiore M.Fiore. Il podestà si dichiarò favorevole e, nel febbraio 1929, il Ministero si pronunciò in senso positivo ed il Comandante del Presidio, col. G.Paleologo, ne informò il podestà, che se ne compiacque, in quanto quella nuova intitolazione si collocava in una luminosa tradizione patriottica e militare della città. Nello stesso anno,  dopo pochi mesi (3 maggio 1929), il Municipio, con una delibera



podestarile, a firma dell’avv. Pasquale Fratta, volle intitolare al magg. Mario Fiore “in onore del compianto ufficiale caduto valorosamente sul campo dell’onore e decorato di medaglia d’oro per l’audace azione bellica compiuta” la strada, già denominata “Perrella”, toponimo che traeva origine da un’antica famiglia di proprietari, estintasi da tempo. Anche a Napoli gli fu intitolata una strada a Napoli al Vomero. Del busto bronzeo su un cippo calcareo erettogli il 28 ottobre 1929 dal Comando della caserma, da tempo si è perduta ogni traccia, credo alla fine degli anni Settanta, quando fu dismessa la caserma.

L’antico quartiere “Perrella”,  dopo varie destinazioni, oggi è sede di uffici giudiziari. Rimangono il cippo (senza il busto bronzeo), la lapide sbiadita della motivazione dell’onorificenza, alcune lapidi di caduti ed, infine, una lapide bronzea all’ingresso, contenente tutti i soldati ed ufficiali caduti, che versa in una condizione miserevole per gli oltraggi del tempo e per l’incuria degli uomini.

I


giovedì 25 ottobre 2012

Chi diffama online o su carta rischia 100mila euro di multa.

Chi diffama online o su carta rischia 100mila euro di multa.

Le modifiche al ddl sulla diffamazione prevedono sanzioni pecuniarie comprese tra 5mila e 100mila euro. 
La regola si applica alle testate giornalistiche regolarmente registrate e non ai comuni siti o blog. 

Responsabilità del blogger o moderatore di forum e chat:

Il blog consiste in una sorta di diario virtuale pubblicato su internet e periodicamente aggiornato dal suo autore, il blogger, col quale i lettori possono interloquire postando commenti.

In alcuni i casi il blogger decide di moderare i messaggi, cioè di filtrarli, pubblicandoli solo dopo la sua approvazione, in altri casi i messaggi dei lettori vengono automaticamente pubblicati senza alcun filtro o controllo da parte del blogger medesimo.

È pacifico che, in assenza di un controllo preventivo da parte del blogger, sono solo gli autori dei messaggi a rispondere di eventuali offese o reati, questo perché il nostro ordinamento non riconosce in capo al gestore di un blog alcuna posizione di garanzia rispetto agli articoli o ai messaggi di terzi pubblicati sul suo sito.

Il blogger risponderà, in concorso con l’autore dei messaggi diffamatori, solo se egli interviene nella selezione e filtraggio dei messaggi, e se abbia volontariamente scelto, dopo aver letto il messaggio, di continuare a diffonderlo in rete.

Nel caso dei commenti si potrebbe ravvisare tutt’al più un concorso per diffamazione, ma non certo responsabilità per omissione di controllo.

La posizione del blogger è quindi simile a quella dei moderatori di forum o chat, i quali, a differenza del direttore di un giornale cartaceo, rispondono solo a titolo di dolo nelle ipotesi in cui concorrano con l’autore nella diffusione della comunicazione diffamatoria.

venerdì 12 ottobre 2012

Elogio alla Stoltezza

Eino Leino visse nei primi anni '90 in Finlandia; vide la sua Patria lacerata da una Guerra Civile ma, più di ogni altra cosa, dalla Corruzione, dal Marcio. Il suo canto parla della speranza, della forza, della voglia di un piccolo popolo, di un piccolo paese sconosciuto a molti, indipendente da fin troppo poco tempo, senza risorse né aiuti, a risorgere da queste piaghe che si annidano nei cuori umani.
Allo stesso modo, sia d'esempio a noi Italiani, sia d'esempio all'Italia, paese antichissimo, pieno d'oneri e di storia, che tutti sono pronti ad aiutare.


TUHMUUDEN* YLISTYS - "ELOGIO ALLA STOLTEZZA"
Sono stati intonati canti alle tante cose belle nel mondo.
Sono state cantate canzoni all'amore e al vino, alla madre patria e al padre celeste. 

Cos'altro mi rimane ancora da cantare?
Non suono il mio strumento all'amore né al vino, non alla madre patria né al padre celeste, ma a te accordo le mie corde di rame, tu che sei grande, dolce, stoltezza dai mille volti, che abiti quando nel cervello del Re, quando in cima al bastone del mendicante. Cosa sarebbe la terra senza te?
Inutile sarebbe tutto e la fatica dello spirito, senza stelle la notte o il sole infinitamente pieno di luce. Morto sarebbe il sorriso sulle labbra degli uomini, e tutta l'aria sparirebbe. Per cosa più allora gli uomini si distinguerebbero dagli altri?
In quel giorno, in cui avessi sentore tu fossi morta, siederei nella polvere e nella cenere e i miei amici verrebbero a consolarmi in vano. Come Achille più pianse nella sua capanna il compagno di guerra Patroclo, così piangerei sulla tua tomba e porterei alla tua memoria terre leggere.
So che esistono taluni, che lottano contro di te e s'augurano la tua morte, quando sono chiamati ribelli, quando sono chiamati martiri, quando sono chiamati poeti, quando ribelli, quando benefattori del popolo. Nei tempi antichi arrivavano a farsi chiamare anche dei. Ma comune a tutti loro è che tutti hanno lottato inutilmente contro di te.
Poiché grande tu sei, maestosa sei, le terre e i mari controlli e tutti ciò che si muove sulla terra. Le nazioni tremano alla tua voce, i troni crollano alla tua forza. Ma coi tuoi amici sei dolce e completamente buona.
Sono tuo amico. Non lotto contro di te né ti auguro la morte, poiché sei la mia vita e il mio vino, la mia madre patria ed il mio padre celeste. Quando ero triste, mi hai consolato; quando avevo sete, mi hai rinfrescato. Quand'ero stanco della vita, hai acutizzato i miei tendini. Non dovrei cantare la tua gloria?
In te vivo e in te sono, sul tuo groppone cavalco e sulla tua testa costruisco la mia capanna. Su te siedo la sera e guardo oltre la grande, invernale Finlandia e la riparo piccola sulle mie ginocchia. Tranquillamente sfioro la sua lingua ed intono un canto di ringraziamento, una lode alla stoltezza. Così io canto:

Siano lodati gli anziani, che l'età ha reso stolti. Perché loro sarà il regno del cieli.
Siano lodati le rughe profonde. Perché dormono.
Siano lodati i preti. Perché loro ottengono la loro paga.
Siano lodati i giovani, che non percorrono il loro sentiero. Perché loro erediteranno la terra.
Siano lodati gli asini, che galoppano lungo i gradini del potere. Perché loro saranno nutriti.
Siano lodati gli studenti. Perché leggeranno le loro lezioni.
Siano lodate le scuole superiori. Perché loro faranno crescere gli impiegati.
Siano lodati tutti loro che, hanno orecchie per udire ma non sentono, e gli occhi per vedere ma non vedono, ciò che sta arrivando. Perché loro saranno perdonati.
Gioiamo e rallegriamoci.

Così canto e sento l'eco della mia lode per la terra, nelle foreste e nei villaggi remoti. E gli uomini si chiedono: Cos'è questo canto così strano e tuttavia così familiare?
Dico loro: è il vero Inno della Finlandia.


*Tuhmuuden viene utilizzato tanto per "Cattiveria" quanto per "Stoltezza", in questo caso parlerei di un "Ignorante Odio".


La Consapevolezza è il primo passo verso il Cambiamento.
Riflettiamo, Agiamo, Cresciamo!

domenica 7 ottobre 2012

Dilaga la delinquenza!


Questa notte (07/10/2012) mentre rincasavamo, è successo un fatto strano, come al solito... abbiamo visto un motorino abbandonato in campagna dietro al rione IACP e credevamo che poteva esserci anche qualcuno che si fosse fermato a causa di un malore .

 
Appena ci siamo avvicinati al motorino, ci siamo resi conto che non era l' unico, infatti pochi metri più avanti c'era un altro motorino, forse uno scooter, dato alle fiamme qualche ora prima,  ed evidentemente la stessa sorte sarebbe di certo toccata all'altro motorino, visto che dal serbatoio fuoriusciva un bel pò di carta e stracci imbevuti con benzina o miscela.


 A quel punto abbiamo avvisato il 113 e dopo innumerevoli squilli gli agenti ci hanno risposto e consigliato di  chiamare il 112, visto che in zona si trovavano solo i carabinieri e quindi abbiamo provveduto ad allertarli ed immediatamente, dopo solo 45 minuti di attesa si sono precipitati sul posto!!!

Dopo averci "identificato" tramite documento come da prassi, hanno proceduto alla verifica del numero di telaio del motorino "Piaggio Sì" scoprendo che si trattava di un motorino rubato a Napoli, nel Rione Traiano ed hanno proceduto al sequestro dei due mezzi.

SMCV ormai è abbandonata a se stessa, non c'è controllo, non c'è più sicurezza...incendi, sversamenti e furti! Il crimine ormai la fa da padrone!

Il fatto strano è che dopo essere andati via, sulla strada di casa mia, incontro un altro ciclomotore abbandonato. Qualcuno lo riconosce? E' possibile che qualcuno si stia sbarazzando di motorini rubati, abbandonandoli in varie zone periferica della città e dandoli poi alle fiamme?

Trepiccione Donato e Alessandra Santillo
                                         

martedì 28 agosto 2012

C’erano davvero i leoni del teatro “Garibaldi”?


C’erano davvero i leoni del teatro “Garibaldi”?


di Alberto Perconte Licatese


1920

La disputa sull’esistenza dei leoni sui piedistalli che chiudono ai lati i gradini  d’accesso al teatro “G.Garibaldi”, da poco ritornato all’antico splendore, non sembra affatto appianata, anzi è sempre più accesa. Le posizioni dei sammaritani sul tema sono opposte e differenziate. Alcuni sono convinti che ci siano stati almeno fino agli anni Ottanta: vecchi e giovani, dotti ed indotti, uomini e donne, ricordano con precisione che da bambini li montavano per soddisfare il prepotente e rischioso bisogno di cavalcare un felino, sia pure gelido ed inerte; altri sostengono che c’erano prima dell’ultima guerra, svaniti poi nel nulla; altri li hanno visti fino agli anni Cinquanta, attribuendone la scomparsa a ladri d’oggetti d’arte; altri affermano di non averli mai visti, né prima né dopo la guerra, né in tempo di partitocrazia, nè in epoca di bipolarismo; infine, alcuni, nel tentativo, faticoso e vano, di scavare nella memoria, rimangono interdetti, tentennanti, dubbiosi, vaghi.

1934


Il famoso teatro, come è noto, fu inaugurato nel 1896 e, quindi, ha poco più di un secolo, anche se venne chiuso dal municipio nel 1983 per inagibilità e, per ottemperare all’imperativo categorico di adeguare alle norme di sicurezza il locale pubblico, per altro alquanto mal ridotto dal tempo e dall’uso improprio a sala cinematografica, furono eseguiti i lavori, durati appena venti anni. Quel gioiello di architettura, di acustica, di ornato, dovuto al genio ed alle mani dell’architetto Antonio Curri, del pittore Gaetano Esposito, dei prof. Paolo Vetri e Salvatore Cepparulo, collaudato dall’ing. Nicola Parisi e voluto dal sindaco benemerito Pasquale Matarazzi; nella prima metà del Novecento, fu considerato in Campania secondo solo al S.Carlo.



1943

Per tornare alla querelle, nel progetto originario (1890) non c’è traccia di leoni; la prima fotografia dell’edificio, riportata da Salvatore Di Giacomo (risalente al 1920), ne esclude la presenza; dopo, cartoline illustrate datate (o agevolmente databili) tra le due guerre non attestano l’esistenza di felini. Neppure le immagini del dopoguerra, esaminate fino agli anni Sessanta, evidenziano tigri, grifoni, 
1950
linci. Su quei piedistalli, sì ci sono tracce d’immaginazione, suggestione, fantasia, potenti molle che hanno dettato gustosi racconti avveniristici al greco Luciano, creazioni immaginifiche al latino Ovidio, poemi epico-cavallereschi all’Ariosto, liriche immortali al Leopardi ed al Pascoli: vere e proprie salutari valvole di sfogo e d’evasione dal quotidiano grigiore e dalla realtà cruda, alienante e sconvolgente, che spesso hanno azionato giganteschi meccanismi della storia nel bene e nel male.






1960
Personalmente, non ho mai visto quei leoni fantomatici posti a guardia al “Garibaldi”, né marmorei, né bronzei, né grandi, né piccoli, né feroci, né mansueti; eppure, già nei primi anni Cinquanta, quando fanciullo facevo le mie prime escursioni sul mitico corso e, dopo, adolescente, ormai maturo, avrei notato qualcosa di simile. Con questo, non intendo mancare rispetto alle convinzioni altrui; ma, di fronte alla forza dell’evidenza da me documentata, forse potrebbe vacillare qualche certezza inossidabile; altrimenti,  occorrerebbe soltanto una fotografia, dalla quale si evinca la verità.

1961


1969
1969

Spero con questo bellissimo articolo del Prof. Perconte Licatese di aver fatto chiarezza per questo "enigma sammaritano", nel caso in cui neanche questo articolo riuscirà a chiarire mettiamo in palio 1.000,00€ a chi ci dimostra con una foto o cartolina (originali)  che i fantomatici leoni c'erano! 

Trepiccione Donato e Santillo Alessandra      L'album...

martedì 7 agosto 2012

Ferragosto: Ricordi ed Occasioni

Il caldo torrido anche quest'anno si fa sentire sulla pelle dei poveri cittadini italiani.
Alcuni si barricano in casa facendo ricorso alle più avanzate tecnologie come il condizionatore, altri a tecnologie un po' meno avanzate come u ventilator; per gli hard to die il ventaglio rimane ancora il miglior amico dell'uomo estivo. C'è anche chi azzarda qualche stramberia direttamente dal made in china, con i coloratissimi mini-ombrelli-da-sole da mettere come cappello, alcuni dei quali aventi in dotazione una piccola ventola destinata a dar poco sollievo per ancor più poco tempo.
C'è chi lavora così tanto sotto l'ardente sole Mediterraneo che  una volta tornato a casa tratta sommariamente le ustioni di quintuplo grado (scala astemmia)  per  dirigersi poi senza indugio alla più vicina spiaggia e, soprattutto, al più vicino mare, dove affondare e trovare ristoro nelle misteriose, capricciose acque nostrane. 

C'è anche chi è in vacanza da un po', o si trova in questo esatto momento in auto, pullman o bicicletta, diretto verso un harem di tranquillità e bambini urlanti e pieni di sabbia. C'è, infine, chi guarda i giornali e la televisione dal lontano Nord e, stanco dei deh e della hoha hola decide di fare i bagagli ed iniziare il temerario viaggio verso casa.
Perché in tutte queste persone spero sia sorta, almeno un pochino, quanto è sorta nel mio cuore, una fiamma di trepidante attesa per questa settimana, che considero - come, spero, ogni sammaritano - speciale.
Essì, perché questi pochi giorni nel bel mezzo dell'estate e del caldo sono dedicati in Santa Maria Capua Vetere agli ormai noti e tradizionali Festeggiamenti in Onore di SS. Vergine Assunta e S. Simmaco Vescovo... a fest e' Ferrausto, insomma.

Sarà anche vero che «non è più come una volta» e che «sono veramente una vergogna i fuochi quest'anno», ma personalmente il semplice vedere in pieno traffico gli addetti montare quegli ormai noti pali blu mi riempie di gioia come un bambino la vigilia di Natale.
Eppure, diranno alcuni di voi, è solo una festa di paese, come tante altre. Forse ho un'idea troppo romantica di questa festività, di quest'evento, di questo periodo. Forse, non è un difetto averla.
Non è certo il Comune o l'Associazione Chicchesia a decretare se questa sarà una bella settimana per voi e per altri. Tutto è nelle vostre mani, quello che posso dirvi è che, semplicemente, è un'occasione. Come lo è sempre stata. È un'occasione da prendere al volo o lasciar fuggir via.
Il mio cuore, il mio animo e la mia mente stanno vivendo una vera e propria tormenta di ricordi, belli e brutti, mischiati, sconnessi dal tempo e allo stesso tempo ben conservati. La Festa è stata, da sempre, per me, un momento di comunità, di gioia, di divertimento. Non tanto per le giostre o per le bancarelle, ma per lo stare insieme. È l'occasione per eccellenza per usufruire al massimo di ogni più piccolo straccio di tempo ed adoperarlo per i propri amici, i propri figli, i propri cari. È un'escamotage, un palcoscenico montato per chi vuole usufruirne. Una fuga fuori dall'ordinario.
Studiando Religione per un amabilissimo esame a Settembre, ho avuto modo di riflettere sulla definizione teologica di Festa: è un elemento al di fuori del sacro, un elemento profano, che tuttavia si svolge in completa armonia con il sacro, si collega ad esso e lo rafforza. È un coinvolgimento di ciò che è altro - il mondo dell'inafferrabile, non-ordinario - in ciò che è noto - il mondo fisico, la vita ordinaria.
E quando più fedeli formano una comunità, allora si ha una chiesa, si ha una messa, si ha un rito, una celebrazione. Vi dico che ho vissuto tante messe, tanti riti, in questo periodo, fin da quando ero bambino. Si celebrava la sacralità della famiglia, tradizionale o moderna, allargata o unita - non ha importanza: tante persone che si amano formano una famiglia -, la sacralità della spensieratezza, la sacralità dell'otium, del riposo, del semplice stare insieme. Ed il rito più bello era divertirsi da bambini, e vedere l'amore per il mondo negli occhi dei propri figli, fratelli, sorelle, amici. L'eucarestia, nella vita che nasce, che cresce, che accumula esperienze e, perché no, sogni e ricordi in un tutt'uno.

Sono ben conscio della stanchezza di molti di voi, sono ben conscio che siamo in un periodo di difficoltà, di mestizia, di disarmonia, un periodo in cui le speranze sono flebili fiamme notturne pronte a spegnersi. Ma, vi prego, per voi stessi e per chi vi circonda, di sforzare al massimo il vostro cuore, e di lasciar bruciare la magia dello stare bene, per una sera, per una settimana, e far risplendere alta la fiamma della felicità semplice, perché in questo consiste la magia della festa,  così come risplende il nostro campanile.

È molto, molto facile farsi vincere dall'insoddisfazione, dalla stanchezza, dalla monotonia. È facile lasciare i vostri figli per le strade, dargli i soldi per le giostre, farli girare a vuoto nella grande massa di persone che accalcano le vie - ma in questo modo, cosa saranno i vostri figli? Saranno dei sacchi di sangue e carne, in un ingorgo di sacchi di sangue e carne, ed i loro ricordi spariranno, e la festa non sarà Festa, e la vita sarà monotona, e non ci saranno ricordi a cui attaccarsi con un sorriso, non ci sarà amore da sognare, non ci sarà magia nel guardare giochi pirotecnici.
Con l'augurio che le mie noiose parole diano forza a chi l'ha persa, inventiva a chi non l'ha avuta, o non ha avuto coraggio di averla, e felicità a chi tanto la cerca, vi lascio alle vostre cose e vi ringrazio, augurandovi buona Festività di... Ferragosto. Seriamente, è troppo lungo l'altro nome.
Allego poi il programma della Festività, e lancio al volo un ringraziamento al grandissimo Donato Trepiccione e a tutti i buon sammaritani organizzatori della Mostra Mercato e di tante altre belle occasione per stare insieme e riempire di Amore la nostra Città.


sabato 16 giugno 2012

Cassazione : C.I.G.S. senza rotazione


Con la sentenza n. 5179/2012, la Corte di Cassazione ha affermato che nel caso in cui il datore di lavoro ricorra all’istituto della C.I.G.S. senza effettuare rotazione tra i lavoratori interessati, la collocazione stessa è illegittima se nella comunicazione di avvio della procedura il datore di lavoro non ha indicato le ragioni per le quali non vuole procedere alla rotazione e se non viene indicato il criterio usato per la rotazione.

mercoledì 13 giugno 2012

TOPONOMASTICA: VIA GIUSEPPE AVEZZANA


Giuseppe Avezzana

Il percorso originale andava da E Quatte Vie a U Trivece e Piscilli, ma da non molto è stato accorciato alla A Roce.

Questo baldo garibaldino, la cui esistenza fu una continua vicenda trascorsa in Europa 
ed in America sotto le bandiere di "Rivoluzionari" e di "Regolari", di "Repubblicani" e di "Monarchici", è stato per molti anni "titolare" di una strada fra le più lunghe di Santamaria.
Fu un vincente. 

Uno al quale va tutto bene e mentre ai suoi compagni di avventura, 
quelli che scamparono alle schioppettate, per la maggior parte chiusero il gran libro
della vita misconosciuti se non ignorati, lui invece morì vecchissimo ed onorato.
Ci sarebbe da fare un film. Altro che le pallonate degli Spaghetti-Western girati dalla buonanima di Sergio Leone.
Via Giuseppe Avezzana




da :"Na  'Nzalata  'e Chiazze,
           Cupe,Vie e Venelle
        'e Santamaria 'e Capua"
                Fulvio Palmieri

martedì 12 giugno 2012

Cassazione: licenziamento collettivo inefficace se l'azienda non indica tutti i motivi dell'eccedenza


La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5582
del 6 aprile 2012, ha confermato 
l'inefficacia del licenziamento collettivo già stabilita dalla Corte d'Appello la quale aveva precisato che i licenziamenti erano stati intimati in violazione delle norme procedurali di cui alla legge n. 223 del 1991, in quanto la comunicazione di apertura della procedura non presentava un contenuto conforme alle prescrizioni di cui all'art. 4 comma 3 di detta legge, secondo cui devono essere indicati, non solo i motivi che determinano la situazione di eccedenza, ma anche i motivi tecnici, organizzativi e produttivi per i quali si ritiene di non poter adottare misure idonee a porre rimedio a detta situazione ed evitare la dichiarazione di mobilità, il numero, la collocazione aziendale ed i profili professionali non solo del personale eccedente ma anche del personale abitualmente impiegato, i tempi di attuazione del programma di mobilità, e le eventuali misure programmate per fronteggiare le conseguenze, sul piano sociale, dell'attuazione del medesimo programma, ha inoltre evidenziato che la circostanzaper cui successivamente è stato redatto un verbale di accordo sindacale, non assume rilievo ai fini della completezza della comunicazione preventiva e conseguentemente l'inefficacia del licenziamento non è sanata dal successivo accordo sindacaleintervenuto riguardo al licenziamento collettivo.

lunedì 11 giugno 2012

Cassazione: Legittimo il licenziamento del sorvegliante che effettua telefonate di svago durante il turno di lavoro.


La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5371 del 4 aprile 2012, ha affermato la legittimità del licenziamento intimato al lavoratore per aver effettuato, nel corso della sua attività di sorvegliante addetto all'ingresso di un ospedale, telefonate di svago. 
La Corte di Appello aveva rilevato il venir meno della condotta posta in essere dal lavoratore, lesiva delle esigenze di efficace svolgimento dell'attività di vigilanza in ospedale pubblico e la decisione dei giudici di merito è stata confermata dalla Suprema Corte che ha precisato come "nella specie è stato conferito giusto risalto al tipo di attività svolta dall'addetto alla sorveglianza all'ingresso del presidio ospedaliero, che richiede particolare attenzione per evitare il rischio di intrusioni di soggetti non autorizzati, eventualmente pericolosi, in un ambiente quale quello ospedaliero, evidenziandosi anche il pregiudizio rispetto alla perdita di future commesse da parte della società che aveva in appalto il servizio.

domenica 3 giugno 2012

GIORNATA NAZIONALE DELLO SPORT - IL PROGRAMMA


APERTURA GIORNATA
NAZIONALE DELLO SPORT
Dalle ore 8.45
Il Club Carolina Raucci e gli  amministratori comunali parteciperanno all’accensione della fiaccola della 1 Giornata Nazionale dello Sport Città  di Santa Maria Capua Vetere dove sarà acceso il sacro fuoco del tripode, che
arderà
per l’intera manifestazione.
Inizio percorso  da Piazza Matteotti
fino al Monumento in Villa Comunale

ELENCO MANIFESTAZIONI
Arti Marziali
Dalle ore 17.00 20.00
Judo Club
Villa Comunale
Dimostrazione  Judo, Karate, Krav Maga.
3358486159
Ore 17.00 20.00
Dimostrazione  Muay Thay – K1 M° GICCO GUGLIELMO
Associazioni Sportive
Dalle ore 9.00 13.00 – 16.00  20.00
Club  Napoli
Piazza Mazzini
Gazebo Informativo e Promozione Attività
Dalle ore 9.00 13.00 – 16.00  20.00
Juventus Club Gaetano Scirea
Piazza Mazzini
Gazebo Informativo e Promozione Attività
info 3336138916 trasferte 3336098905
Dalle ore 9.00 13.00 – 16.00  20.00
Lion Club
Piazza Bovio
Gazebo Informativo e Promozione Attività
Dalle ore 16.00 20.00
Il Girasole
Piazza Mazzini
1° Torneo di Briscola a Coppie
Inizio ore 09.00 13.00 16.00 20.00
Moto Club 0032
Piazza Mazzini
Per i Giovani futuri Motociclisti Foto Gratuite su
Bellissime Moto e tanti Gadget
Basket
Dalle ore 10.00 13.00
Virtus 04
Piazza Bovio
Dalle ore 16.00 20.00
Virtus 04
Piazza Mazzini
Boxe
Dalle ore 17.00 20.00
Ass. dilett. Boxe M° VARONE VINCENZO
Villa Comunale
Gazebo Informativo
Bocce
Ass. Cral Anziani
Piazzetta Quattro Fratelli De Simone
Primo Torneo di Bocce “Mitreo”
Calcio
Calcio d’Inizio ore 16.00 
GARA DI SEMIFINALE NAZIONALE PLAY OFF
TURRIS S. CROCE ( CAMPOBASSO MOLISE ) US GLADIATOR
Stadio M. Piccirillo
INGRESSO  5 EURO
Calcio A 5
Dalle ore 9.30 12.30
Futsal Gladiator Calcio a 5
Mini Torneo del Gladiatore
Via Rampetta De Michele
Dalle ore 9.00 13.00 – 16.00  20.00
Futsal Gladiator Calcio a 5
Piazza Mazzini
Gazebo Informativo e Promozione Attività
Ciclismo
Dalle ore 9.00 12.30
Feder. Ciclistica Italiana Comitato Provinciale Caserta
Villa Comunale
Circuito ad ostacoli
Ippica
Dalle ore 9.00 20.00
Centro Ippico Sammaritano
Viale dei Cappuccini
Giro a cavallo gratuito per adulti e bambini
Mini Golf
Dalle ore 10.00 13.00
Il Minigolf
Via Saraceni N°40 ( vicino sottopasso )
In occasione della giornata Nazionale dello
Sport Il Minigolf offre a tutti i partecipanti uno sconto del 50% sul biglietto
Nuoto
Intera Giornata
A.S.D. Volturno Sporting Club
Via Galatina (parco urbano)
Una Giornata …. Abilmente Diversa
Mini corso giornaliero gratuito x i disabili
3334798507
Palestre Body Building
Dalle ore 9.00 13.00
ASD L'Olimpo Fitness Center
Villa Comunale
gazebo informativo e promoz. attività
Dalle ore 9.00 13.00 – 16.00  20.00
Associazione Sportiva Dil. Gym Fit
Piazza Mazzini
gazebo informativo promoz. attività
0823840387
Dalle ore 9.00 13.00 – 16.00  20.00
ASD Light  Fitness
Piazza Mazzini
gazebo informativo promoz. attività
0823 1875065 3466663629
Rugby
Dalle ore 9.30 12.30
Rugby Clan SMCV
Stadio Comunale del Rugby Via Galatina (Parco Urbano)
Dimostrazione Rugby Femminile
Attività maschile under 12 – 14 – 16 – 20
Seniores, Femminile.
0823849797
Scuola Calcio
Dalle ore 9.00 12.30
Villa Comunale (nella parte posteriore monumento)
U.S. Gladiator 1924 – settore giovanile
Esibizioni e animazione con calcio a slalom
339.4157334 – linusgiordano@libero.it
Dalle ore 17.00 20.00
Juve Sammaritana (nella parte posteriore monumento)
Giochi a Tema con Palla e Partitina
Villa Comunale
Scuole di Ballo
Inizio  dalle ore 20.00
Club Angel & Devil Dance
Villa Comunale
Dimostrazione  balli
Inizio  dalle ore 20.00
Club Tipsy
Piazza Bovio
Coreo Grafik Dance- D. Moderna,  Flamengo, Latino A.,  Canto – Recitazione, Danza del Ventre, Tamburriata Napoletana, Pizzica,  ci sarà la partec. del Tenore Tedesco Pasquale
Tommaso Martucci
Dalle ore 9.00 13.00 – 16.00  20.00
Po.Sa.Da
Piazza Mazzini
Gazebo Informativo e Promozione Attività
Tennis
Dalle ore 16.00 20.00
Gruppo Tennistico Sammaritano
Piazza Bovio
Tel. Fax: 0823 844294 gts1962@libero.it
Dalle ore  9.00 12.30
A.S.C.D. TEAM SANTONASTASO
Stadio Dello Sport via M. Del Dissenso
Torneo Per Bambini
Dalle ore 09.00 13.00 - 16.00 20.00
A.S.C.D. TEAM SANTONASTASO
Villa comunale (nella parte posteriore monumento)
Torneo bambini più prova gioco
M° Domenico Santonastaso
Dalle ore 09.30 13.30
ASD Polisportiva Sammaritana
Stadio Dello Sport via M. Del Dissenso
Esibizione calcio-tennis
330505296 Santo58@live.it
Volley
Ore 9.00 13.00
ASD Libertas Volley
Piazza Mazzini
Attività Under 13 3x3


TUTTE LE MANIFESTAZIONI SONO APERTE ALLA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI.

sabato 2 giugno 2012

Favole Prima di Andare a Letto

L'orologio scoccò l'ennesima ora, quell'ora fatale che tanto rendeva felici mamma e papà.
Sì, quell'ora speciale in cui si prende in braccio il piccolo e si afferma con fierezza: «Guarda un po' che ore sono! È tardissimo! A letto!»
Così si rimboccano le coperte e si danno baci, si accende la lucina e si aspetta pazientemente, coccolando il frutto del proprio amore, accarezzando i capelli teneri e morbidi, il viso innocente.
Il matrimonio di due attori, visto dagli occhi di un bambino.
Allora, si pensa d'esser "liberi", per almeno due ore, dalle grinfie di quell'amore estenuante che mai finirà e che regala gioia infinita. Invece, sorpresa, no!
Il bambino vuole delle favole, ovviamente!
Il padre e la madre si guardano con pazienza, nei loro occhi che si incrociano una lotta all'ultimo respiro per decidere a chi toccherà l'arduo ruolo.
Alla fine il padre sospira, sorride. In realtà un solo sentimento lo avvolge: panico!
Non avevano libri di favole! La sua mente era così sofferente di stanchezza, di lavoro, di vita che l'immaginazione era rigorosamente in ferie obbligate da fin troppo tempo!
Nella luce riflessa cremisi dal vino nel bicchiere venne l'Illuminazione. I giornali!
Quante frottole che raccontavano i giornali, quante storie inventate e con fin troppi lieti fini!
Il nostro papà non era così felice, ma vabbeh!
Così il bambino stette ore, incantato, a sentire le avventure di eroi leggendari e mitici, scritte con l'arte dei maestri dell'ozio: i ghirigori, i complimenti; il nominare la persona giusta, nel rigo giusto, coi giusti titoli.
Al padre fu facile comparare quella massa di inchiostro con i vecchi film d'ambientazione medievale. "Il Re dei Re, Primo del Suo Nome, Sire e Protettore di Frottolonia, Figlio di Invenzione, Marito d'Inganno!"
Eventi, manifestazioni, decisioni politiche; Com'era bello quel regno incantato! perfino i delitti venivano descritti lodando chi si indignava di questi, piuttosto che parlando dell'evento stesso!
Gli occhi del bambino si facevano pesanti, sebbene lottasse contro il sonno con tutte le sue forze. Un ultimo sospiro prima di cadere nell'onirico.
«Ma non ci sono cattivi in questo mondo di carta?»
«I cattivi non si nominano! Mica ti possono fare favori.»


PS: Sia chiaro, non è una critica ai giornalisti. Ma ai cattivi giornalisti.
Ed anche ai padri che non hanno libri per favole, se vogliamo...!

venerdì 1 giugno 2012

TOPONOMASTICA: VIA ALBANA


Foto Donato Trepiccione












Marco Tullio Cicerone e Valeria Massimo accennano ad una "Via Albana pulcherrima" ed il Vecchioni riferisce di un antico strumento del monastero dei Guglielmiti in Capua datato 1213, ove parlandosi del campo vicino le Carceri Vecchie  vien scritto "In Campo Albano qui Vulgo ad Carceres in pertinentis Casalis S. Prisci".

E al proposito si osserva, che il
consiglio comunale nel 1871 richiamandosi ad una romanità finita da quasi 16 secoli saccheggiò la soffitta della disusata e fantasticata toponomastica. 

Per un mal senso di positivo campanilismo, in opposizione alla vicina Capua la quale con le sue componenti longobarde, normanne, angioine, durazzesche ecc. deteneva lo scettro di "Agri Campani Regina", si pasticciò e si distrusse quel poco di cultura locale che era venuta fuori negli ultimi trecento anni.




da :"Na  'Nzalata  'e Chiazze,
           Cupe,Vie e Venelle
        'e Santamaria 'e Capua"
                Fulvio Palmieri