sabato 5 novembre 2011

Affitti in nero, agli inquilini conviene denunciare.



Pagare poche decine di euro d'affitto è il sogno di molti.
In genere però la quota mensile di un affitto è decisamente più alta. Sono molte le persone che non hanno un regolare contratto d'affitto e che ogni mese si ritrovano a pagare ai proprietari della casa in cui vivono un affitto in nero.

Spesso questa situazione è accettata da entrambe le parti: i proprietari evitano di pagare le tasse per la registrazione del contratto e gli inquilini in cambio pagano un canone inferiore a quello che gli verrebbe richiesto in caso di contratto. Ma le cose potrebbero cambiare.
Con il decreto legislativo 23/2011, articolo 3, commi 8 e 9, infatti, i proprietari che non hanno regolarizzato la situazione degli inquilini che vivono nella loro casa, trasformando l'affitto in nero in un regolare contratto di locazione, potrebbero essere costretti a stipulare contratti 4+4 ad un canone mensile anche 10 volte più basso di quello attuale.

Cosa dice la legge? I proprietari delle case in affitto avevano tempo fino al 6 giugno per usufruire della "cedolare secca" e registrare il contratto d'affitto. Dopo questa data, tutti gli inquilini in nero possono rivolgersi ad un avvocato dell'Unione Inquilini e denunciare il proprietario di casa La legge è dalla parte degli inquilini e stabilisce che il proprietario dovrà registrare un contratto di locazione di 4 anni, rinnovabile per altri 4 anni (il cosiddetto 4 + 4) ad un prezzo inferiore del 90% al prezzo di mercato.

Per il canone d'acquisto, infatti, si considererà il valore catastale dell'appartamento, che è nettamente inferiore al valore di mercato. Gli inquilini dovranno però dimostrare di pagare un affitto e di non essere semplici "ospiti". Per dimostrarlo è necessario avere o la ricevuta di un pagamento o una utenza di luce o gas intestata.

Se il proprietario si fa pagare in contanti senza rilasciare una ricevuta o non ha permesso agli inquilini di intestarsi nessuna utenza nell'abitazione, potrebbe quindi essere complicato cercare di sfruttare la legge per farsi ridurre il canone d'affitto.

Qualcuno però c'è riuscito ottenendo così il contratto 4+4 e pagherà solo 80 euro al mese invece degli 800 che pagava prima. E sono molti gli inquilini che si stanno rivolgendo agli avvocati per intentare la causa. E' però importante sottolineare che per registrare i contratti non è indispensabile passare attraverso una causa. Con la registrazione, infatti, parte in automatico un contratto di 4 anni + 4 e un canone pari a tre volte la rendita catastale.


Paolo Busico


1 commento:

  1. Caro Paolo i proprietari di casa più che l'imposta di registro, che si paga per registrare un contratto, temono il pagamento dell'I.R.Pe.F. Faccio un esempio: registrare un contratto di 400 euro mensili costa 96 euro all'anno (ed in genere è a metà fra proprietario e inquilino), cioè il 2%!! L'I.R.Pe.F. da pagare sulla somma incassata è intorno a 1000 euro...

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