lunedì 26 marzo 2012

Le inchieste di G.M.O. - IL MURO DELLA VILLA

Sarà finalmente restituito dopo 151 anni il muro di Gaio Mattonio 


infelicemente prestato per una mostra ad un paese piemontese in 


provincia di Moncalieri dal sindaco di Santa Maria Maggiore (oggi


 Capua Vetere) Gerardo 


Cenname nel 1861. La battaglia 


per la restituzione del muro 


romano cominciò nella 


primavera del 1953, quando il 


giovane avvocato Vittorio Pirro, 


durante una ricerca di documenti rinvenì tra le carte del vecchio


 archivio comunale le bolle di scavo e trasporto del preziosissimo


 muro romano della stupenda villa di Gaio Mattonio, nella quale, in


 occasione di vari scavi eseguiti nei primi anni dell'ottocento


 nell'area di piazza San Pietro (precisamente nell'ex area Vetreria


 Ricca), furono trovate casse contenenti resti mummificati di


 prosciutti di cinghiale azzurro (oramai estinto dal V secolo D.C.) e


 orce che presumibilmente contenevano olive essiccate. Il figlio


 dell'avvocato Pirro, continuando l'indefessa opera del padre, ha


 ottenuto la sua vittoria in tribunale contro la riluttanza degli


 amministratori del comune di Mutria Castromortorio, anche in


 ragione delle cattive condizioni di conservazione in cui versa


 attualmente il muro, situato in quella che una volta era la piazza


 del mercato del piccolo centro piemontese. (vedi foto in basso).


 Ora, la vittoria di Pirro pone un'altra questione. Non essendovi più


 il sito originario del muro, la sovrintendenza sta cercando di


 individuare un sito dove collocare il prezioso Muro di Mattonio.


 Data la sua importanza, alcuni già parlano di collocare il prezioso


 reperto alto 8 metri, lungo 15 e largo 1,80 nella piazza San Pietro,


 cioè poco distante da dove fu prelevato un secolo e mezzo fa. 


Altre voci  lo vorrebbero in Villa Margherita tra le due fontane.

Gennaro "Mitreo" Oliviero

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