mercoledì 7 marzo 2012

La prima parte de "LA BOZZA" tratta dalla pagina facebook "Tra fantasia e realta'! Tra Genio e Follia"

Un gruppo di persone tenta di scrivere un racconto a più mani scrivendo una volta al giorno un piccolo periodo. Questa è solo una piccola parte (il resto è su facebook) di ciò che è venuto fuori dalle nostre idee!
LEGGETE E PARTECIPATE



Era un tiepido abbraccio, quello di una primavera tanto attesa ma l'ultima che avrebbe trascorso in quel posto. Costretto a partire, sapeva che doveva abbandonare quella strada e quel posto, eppure qualcosa si poteva ancora fare se solo avesse avuto il coraggio di riaprire quella ferita profonda! Camminando a passo lento, per poter assaporare meglio l'aria fresca del mattino, Leonardo si domandava se ripercorrendo quella strada e ritornando in quel posto tutto sarebbe stato più chiaro. Appena cominciò a scorgere il mare capì che era arrivato il tempo di lasciarsi indietro il passato ed affrontare con coraggio una nuova avventura. Restò a lungo pensieroso sulla riva. Si sentì chiamare. Era una voce flebile, delicata, che conosceva bene. I suoi occhi erano colmi di lacrime fino ad un attimo prima, poi accennò un sorriso e stringendo i denti la chiamò. "Claudia!? Claudia sei tu?" ; la chiamò una, due, più volte, ma non sentì nessuna risposta..solo la sua voce allontanarsi sempre più coperta dalle scrosciare delle onde. Per un attimo pensò di aver sognato, ma ecco che nitida gli apparve, eterea come la ricordava e lei rispose al suo richiamo. Non lo aveva abbandonato, era sempre stata lì. Aveva solo bisogno che lui comprendesse di dover crescere, di capire quale fosse la sua strada, ma soprattutto di chi fidarsi. Leonardo si sentì nudo di fronte al suo sguardo. Non poteva mentirle, lei era l'unica e senza dire una parola la abbracciò stringendola come non aveva mai fatto. Nel frattempo Max, sentendosi escluso, cominciò ad abbaiare attirando l'attenzione a sè in cerca di una carezza e così scoppiarono a ridere entrambi .Quel momento di gioia dovuto a Max non bastò a distogliere a lungo Leonardo dai suoi pensieri. Si alzò scrollandosi la sabbia dai vestiti e freddo disse: "Ti devo parlare Claudia." Lei notò il suo cambio d'umore. Gli mise una mano sulle labbra...: "Leo, volevo solo vederti e addirittura t'ho visto sorridere. Direi che mi è andata benissimo! Ora devo scappare e mi raccomando fatti vivo ok?!" Nei suoi occhi disarmanti un sorriso come una nuvola che nasconde il sole. Claudia, ...colma di gioia per quello stesso sorriso... Leo sa bene che il prezzo da pagare è alto ma la posta in palio non è più una chimera! Il suo sorriso, l'ultimo per Claudia, sarà anche il primo della ricerca appena iniziata. Si incammina... si allontana da Claudia... il primo raggio di sole squarcia le nuvole e, timido, gli accarezza il volto. Stanco di rintanarsi in quella casa come un lupo solitario, decide di ritornare per le vie del centro. Osserva l'ingresso del Rueda Cafè chiedendosi se entrare o no. Un tempo era il suo covo. Non faceva un gran caffè ma in compenso si sentiva a casa. Entra sereno e ritrova tutto come l'ultima volta o quasi. Dall'ultima volta ne è trascorso di tempo ma quelle emozioni sono rimaste indelebili, scalfite nella mente. Si guarda intorno: il bancone è unto come ai vecchi tempi..., la ceneriera colma e circondanta da mozziconi che non hanno trovato fortuna, le luci sempre soffuse. Il suo posto, quello che era suo un tempo, è ancora libero. Lentamente lo raggiunge e non fa in tempo a sedersi che una voce stridula attira la sua attenzione: "Bentornato Leo, ti aspettavo". E' Bianca, la donna che con il Rueda Cafè è riuscita a tirar su quattro figli dopo la partenza del marito in terre ignote. "Ti porto subito il tuo caffè in bicchiere di vetro e con zucchero di canna - continua Bianca, arzilla e con memoria indelebile nonostante l'età - ma per tornare qui qualcosa stai cercando". Leo sorride, volge lo sguardo fuori fissando il punto più lontano che si presenta alla sua vista: "Sto cercando chi ha pensato che sia giunto il momento di trovarmi". Bianca segue lo sguardo di Leo, fissa per un attimo quel punto in lontananza, si volta e, con passo flemmatico, si avvia a preparare il caffè.

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