Donata da Franco Saccone e conservata presso la sua galleria d'arte. |
Oggi, 1 novembre 2011, alle ore 11:30, al Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi, si è tenuto l’incontro in occasione della commemorazione della scomparsa dello storico
Fulvio Palmieri, grande studioso e autore di un’opera letteraria dedicata alla città di Santa Maria Capua Vetere.
Erano presenti tutti coloro i quali lo conoscevano, avevano imparato a conoscerlo, e magari anche molti che, come ha ricordato la cognata Clelia Cassar, lo hanno amato, odiato e anche sopportato.
La cognata Clelia Cassar ha preso la parola e ha ricordato a tutti i presenti la figura di un grande uomo, quale Fulvio Palmieri, raccontando qualche aneddoto adolescenziale come quando Fulvio al liceo, pagò cara la sua estrosità, presentandosi in classe con una giacca realizzata in due colori, motivo per il quale venne espulso dal liceo e in particolare ha raccontato della sua passione per lo studio, per tutto ciò che rappresentava la cultura e la sua bramosia di conoscenza che ha pervaso la vita di Fulvio, fin da bambino, quando all’età di otto anni si rinchiudeva nel cosiddetto “suppigno” e trascorreva intere ore a leggere e rileggere il dizionario, di cui l’anno successivo conosceva ogni singola pagina.
All’incontro era presente il sindaco Biagio Maria Di Muro, il quale si è mostrato orgoglioso di poter vantare come concittadino un personaggio illustre come Fulvio Palmieri, un uomo che ha dimostrato attraverso le sue opere di amare la propria città e per questo l’amministrazione comunale e il sindaco hanno accolto con grande entusiasmo la richiesta di dedicare una strada in suo onore.
La famiglia Palmieri ha voluto ripubblicare, ormai introvabili, i tre volumi su Santa Maria Capua Vetere ed il volumetto sul tribunale di Santa maria C.V in formato digitale.
L’incontro è stato un momento di aggregazione felice e allo stesso tempo emozionante, anche per chi come me non ha avuto il piacere di conoscerlo in vita , ma, allo stesso modo, attraverso i suoi scritti si può ben apprezzare l’amore che ha avuto per la sua città e l’impegno che ha profuso affinchè i posteri potessero conoscere quello che lui faticosamente, nel corso della sua vita, dedita alla conoscenza , ha acquisito e ha potuto tramandare.
Santillo Alessandra
Fulvio Palmieri era mio zio, conservo ancora gelosamente il suo libro " Santa Maria Capua Vetere vecchie immagini e .... note estemporanee di ...." che regalò nel lontano 1984 a mio padre. Eleana PAlmieri
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